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Debacle per Kering (-8%) per atteso calo delle vendite di Gucci nel primo semestre
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Debacle per Kering (-8%) per atteso calo delle vendite di Gucci nel primo semestre
Il gruppo ha lanciato l’allarme sull’andamento della prima metà dell’anno, a causa del calo delle vendite del primo marchio, Gucci, che conta per i due terzi degli utili operativi
ADVFN Italia News
24/04/2024
Crolla il titolo Kering (-8,6%) a Parigi (KER) dopo che il gruppo ha lanciato l’allarme sull’andamento atteso per il primo semestre a causa del calo delle vendite del primo marchio, Gucci, che conta per i due terzi degli utili operativi. Le azioni del gruppo del lusso, che possiede anche altri marchi del lusso come Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga, scivolano a 322 euro, sui minimi dal 2018.
L'ANNUNCIO DI KERING
Ieri, a mercati chiusi. Kering ha comunicato che gli utili operativi nel primo semestre sono visti in calo del 40-45%, dopo che nei primi tre mesi dell’anno le vendite di Gucci sono calate del 21%, soprattutto in seguito al rallentamento della Cina. Le stime hanno sorpreso in negativo il mercato, che pure si aspettava una riduzione delle previsioni. Gli investitori avevano alte aspettative per il gruppo Gucci, da sempre stella di punta della Kering, che nel 2021 ha registrato ottimi risultati in piena pandemia.
IL FATTURATO DEL PRIMO TRIMESTRE 2024
Il fatturato del primo trimestre 2024 di Kering è diminuito dell’11% da 5 a 4,5 miliardi di euro. A tirare il freno, come atteso, è stato soprattutto il marchio ammiraglio Gucci (-21%), ma anche le altri marchi della casa madre come Saint Laurent a -8% e Bottega Veneta a -2%. Tengono bene altri gruppi del lusso come Lvmh e Hermès. “Anche se avevamo previsto un inizio d’anno difficile, le condizioni lente del mercato, in particolare in Cina, e il riposizionamento strategico di alcune delle nostre case, a cominciare da Gucci, hanno esacerbato le pressioni al ribasso sui nostri ricavi”, ha affermato il ceo di Kering, François-Henri Pinault, in una nota.
IL CALO DI GUCCI
“L’andamento della domanda nei prossimi trimestri e l’impatto sulla redditività restano la maggiore fonte di incertezza”, dicono gli analisti di Citi. La svolta per il marchio Gucci, quindi, sembra richiedere più tempo del previsto, dato che il nuovo direttore creativo, Sabato De Sarno, ha realizzato soltanto una collezione.