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Siti cinesi sotto accusa negli Usa: dopo TikTok anche Temu finisce nel mirino del governo
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Siti cinesi sotto accusa negli Usa: dopo TikTok anche Temu finisce nel mirino del governo
Il senatore Tom Cotton ha chiesto al presidente Biden di aprire un’indagine sulla piattaforma di e-commerce cinese per la violazione di regole statunitensi
ADVFN Italia News
18/04/2024
Gli Usa non mollano la presa sui siti cinesi, accusati di appropriarsi di dati e di utilizzarli a fini geopolitici. L’ultima richiesta arriva dal senatore Tom Cotton che ha chiesto al presidente Joe Biden di aprire un’indagine sulla piattaforma di e-commerce cinese Temu. Cotton ha sottolineato i dubbi sui presunti collegamenti dell’app cinese con il lavoro forzato uiguro e le discutibili pratiche di privacy dei dati della sua società madre (PDD Holdings).
LE ACCUSE
“Questa app malefica è un canale di prodotti di dumping, contraffatti e frutto di schiavitù, provenienti dalla Cina che sta anche raccogliendo enormi quantità di dati personali degli americani”, ha scritto Cotton nella lettera, ottenuta in esclusiva da National Review. “La raccolta di dati di Temu potrebbe essere ancora più pericolosa di quella di TikTok. Come per TikTok e altre app cinesi invasive, Temu non ha posto in America”, ha aggiunto il senatore.
L’ASCESA DI TEMU IN USA
Da quando è entrato nel mercato statunitense nel 2022, Temu ha conquistato un’ampia fetta dell’e-commerce a stelle e strisce, sponsorizzando di recente anche il Super Bowls. Ha anche attirato su di sé l’attenzione perché accusato di aver trovato una scappatoia legale che consente l’importazione esentasse di pacchi di valore inferiore a 800 dollari. I pacchi che entrano negli Stati Uniti in base a tale regola ricevono quindi meno controllo da parte della Customs and Border Protection per quanto riguarda il rispetto delle leggi che vietano le importazioni prodotte utilizzando il lavoro forzato.